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Progetto Shakespeare - Dire, Fare, Donare
Cliente: FONDAZIONE BANCA OCCHI


Progetto di Self-Theatre promosso da EIDON, il Centro di Formazione e Studi di Fondazione Banca degli Occhi del Veneto e Agenzia di Formazione del Sistema Regionale Trapianti Veneto.

Il Progetto si rivolgeva agli operatori sanitari coinvolti nella attività di procurement di organi e tessuti.

EIDON promuove lo sviluppo di professionalità capaci di operare nel processo di donazione e trapianto sulla base di una visione di salute che considera le persone nella loro dimensione organica, psicologica e affettiva. A tal fine realizza attività di formazione e ricerca sociale, con un approccio interdisciplinare volto a stimolare il confronto e lo scambio di esperienze e conoscenze tra tutti i soggetti coinvolti.
EIDON si rivolge agli operatori sanitari che hanno fatto della propria professionalità un punto di forza al servizio dei pazienti del sistema sanitario, con una ampia offerta riguardante procurementeye banking e tissue banking, chirurgia e diagnostica.

Bisogni del Sistema Regionale Trapianti:  Realizzare un progetto formativo con metodologia esperienziale, che coinvolgesse i gruppi di operatori del Coordinamento ospedaliero.

IL PROGETTO

1. Realizzare un progetto di comunicazione che permetta di rendere più visibile il lavoro del Sistema Regionale Trapianti e dei Coordinamenti ospedalieri.
2. Attraverso questo progetto raggiungere anche l’obiettivo di fare Rete e di aumentare la conoscenza di tutti sul processo (donazione-trapianto).

Bisogni:

  • Fare rete.
  • Creare un maggior coinvolgimento e riconoscimento degli operatori impegnati nel procurement.
  • Rendere più visibile il lavoro svolto dal coordinamento.
  • Sviluppare una maggiore conoscenza dell’intero processo (donazione - trapianto) e far acquisire maggiore consapevolezza del proprio lavoro e di quello degli altri all’interno di tutti i gruppi di coordinamento.
  • Il procurement è un movimento culturale di tutto l’ospedale che va alimentato giorno per giorno attraverso il coinvolgimento degli operatori e la restituzione dei risultati.
  • Sviluppare capacità manageriali nei partecipanti per essere in grado di valorizzare il proprio lavoro.

Il progetto formativo ha realizzato i seguenti obiettivi:

  • Sviluppare nei partecipanti competenze manageriali, che si riferiscono a quelle abilità dell’individuo che gli consentono di essere identificato come un buon gestore di risorse (umane, tecniche, finanziarie). Per sviluppare queste competenze le persone hanno sviluppato gli aspetti personali di comunicazione, negoziazione, leadership, auto-motivazione, gestione e sviluppo del gruppo, per essere in grado di promuovere la cooperazione, per prendere decisioni, motivare se stessi e gli altri.

In questo caso specifico significava:

  • Acquisire competenze di Comunicazione efficace per migliorare la ‘visibilità’ del coordinamento in ospedale ma anche all’esterno verso la cittadinanza.
  • Acquisire strumenti per migliorare la motivazione personale e quindi migliorare la gestione del lavoro e soprattutto la qualità della propria vita professionale.
  • Sviluppare in ogni operatore una maggiore conoscenza dei propri punti di forza e poterli utilizzare al meglio.
  • Sviluppare la creatività singola e di gruppo per essere in grado di rompere ‘l’isolamento’ nel contesto ospedaliero.

FASI DEL PROGETTO

1. Scrittura del copione

Percorso di formazione per un gruppo composto da un rappresentate per ogni coordinamento. Questo allo scopo di istruire i partecipanti su come raccogliere gli aneddoti, le storie e i vissuti dei vari coordinamenti con le seguenti tecniche:

  • scrittura collettiva
  • come fare una intervista
  • la registrazione e suo utilizzo.

Questo ha permesso, a cascata in ogni coordinamento, di raccogliere il materiale per scrivere il copione, ma è servito anche come momento di condivisione di vissuti ed ha permesso di diffondere il progetto in maniera che ognuno ne sia partecipe.Un autore ha rielaborato il canovaccio strutturandolo come un copione teatrale vero e proprio.

2.  Due giornate spot con training teatrale.
Per due gruppi di 20 partecipanti ciascuno. Allo scopo di coinvolgere tutti i rappresentanti dei coordinamenti sul metodo formativo del teatro e permettere a tutti di ‘assaggiare’ e sperimentare l’arte teatrale. Questo ha permesso di diffondere il progetto sull’aspetto più esperienziale e formativo ed inoltre di trovare il gruppo che poi ha messo in scena lo spettacolo vero e proprio.

3. Laboratorio teatrale.
Esercizi di training teatrale per apprendere arte scenica e messa in scena del copione. Il laboratorio teatrale ha compreso le prove generali. Questo per realizzare 1h di spettacolo con un connotato professionale e che possa essere rappresentato davanti ad un pubblico composto non solo da colleghi ma anche da cittadini, rappresentanti delle istituzioni ecc…

4. Spettacolo teatrale.
A conclusione del progetto formativo, in concomitanza con la Settimana della Donazione, si sono svolte le prove generali dello spettacolo che è stato messo in scena il 26 maggio 2007.

Il Progetto Shakespeare ha coniugato l'espressione artistica del teatro con le tecniche e i metodi della formazione tradizionale per coinvolgere attivamente i partecipanti, mediante tecniche ludico-teatrali, e far vivere loro un cambiamento attivando insieme la mente, le emozioni e il corpo.
Il progetto ha rappresentato anche una originale opportunità per i partecipanti di conoscersi reciprocamente e di lavorare in team in maniera originale e divertente con lo scopo di ottenere importanti risultati personali e professionali attraverso il contributo di ogni singolo individuo.
Il Progetto Shakespeare ha avuto un duplice obiettivo: Formare e Comunicare.


FORMARE attraverso le tecniche ludico-teatrali. Il Laboratorio avrà un duplice scopo: allenare i partecipanti alla Scena ma soprattutto:

  • Fare team, conoscersi meglio e conoscere meglio il lavoro degli altri.
  • Sviluppare competenze di comunicazione (Ascolto-attivo, Empatia, fare un buon Feed-back).
  • Sviluppare e comprendere il proprio Linguaggio non Verbale per gestire meglio le emozioni e sviluppare l’intelligenza emotiva.
  • Capire e utilizzare la creatività e scoprire nuovi parti di Sé.
  • Rafforzare i punti di forza e migliorare le criticità di ogni partecipante.

COMUNICARE la storia di tutto il processo di Procurement, quindi che racconti i vissuti, le difficoltà, i traguardi raggiunti, la vita quotidiana dei coordinamenti ospedalieri, compresi anche tutti gli aspetti tecnici dell’intero processo (donazione-trapianto) sconosciuti ai cittadini, ma spesso anche agli stessi coordinatori. Quindi rappresentare lo spettacolo ad esempio durante gli incontri interni alla Fondazione, ma anche esterni ai cittadini e nel territorio. Questo darà visibilità al lavoro svolto dai coordinamenti, maggior riconoscimento e romperà la sensazione di isolamento.

"Dire, fare, donare", evento conclusivo del Progetto Shakespeare messo in scena il 26 maggio 2007.

 

Leggi l´articoloIN SCENA CON SUCCESSO LA PRIMA DELLO SPETTACOLO "DIRE, FARE, DONARE" - Una pièce teatrale per raccontare la donazione e il trapianto in Veneto.



Dal laboratorio alla messa in scena

Una scena dello spettacolo che rappresenta un'esperienza realmente vissuta e racconta le diffidenze e i pregiudizi nei confronti della donazione degli organi.

Intervento del Direttore di gestione Fondazione Banca Occhi Veneto a conclusione del progetto

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